RASSTREL GORNOGO EHA
V tiši perevala, gde skaly vetram ne pomeha,
Na kruchah takih, na kakie nikto ne pronik,
Zhilo-pozhivalo veseloe gornoe,
gornoe eho,
Ono otzyvalos' na krik - chelovecheskij krik.
Kogda odinochestvo komom podkatit pod gorlo
I sdavlennyj ston ele slyšno v obryv upadet, -
Krik etot o pomošchi eho podhvatit,
podhvatit provorno,
Usilit i berezhno v ruki svoih doneset.
Dolzhno byt', ne ljudi, napivšis' durmana i zel'ja,
Chtob ne byl uslyšan nikem gromkij topot i hrap, -
Prišli umertvit', obezzvuchit' zhivoe,
zhivoe ušchel'e.
I eho svjazali, i v rot emu vsunuli kljap.
Vsju noch' prodolzhalas' krovavaja zlaja poteha.
I eho toptali, no zvuka nikto ne slyhal.
K utru rasstreljali pritihšee gornoe,
gornoe eho -
I bryznuli kamni - kak slezy - iz ranennyh skal...
LA FUCILAZIONE DELL’ECO
Nel silenzio del valico, dove le rocce non sbarrano il cammino ai vènti,
In questi anfratti dove nessuno è mai riuscito a penetrare
Viveva un’allegra eco dei monti,
Rispondeva alle grida, alle grida degli uomini.
Quando la solitudine salirà alla gola come un nodo
E un gemito soffocato, quasi senza rumore, scivolerà nell’abisso,
Agile, l’eco afferrerà il grido d’aiuto,
Lo rafforzerà e lo porterà via con cura nelle sue mani.
Non dovevano essere uomini, gonfi di veleni e di oppio,
Quelli che giunsero per uccidere e ammutolire la gola viva,
Se nessuno ne sentì i passi e i grugniti.
Legarono l’eco e nella sua bocca misero un bavaglio.
Per tutta la notte continuò la farsa sanguinosa e crudele,
L’eco venne calpestata, ma nessuno sentì nulla.
All’alba l’eco dei monti, ammutolita, venne fucilata
E pietre sprizzarono, come lacrime, dalle rocce ferite.
1974
2 commenti:
Ka mate, Ka mate! Ka ora, Ka ora!
Ka mate, Ka mate! Ka ora, Ka ora!
Tenei te tangata puhuruhuru
Nana i tiki mai whakawhiti te ra!
A hupane, a hupane
A hupane, kaupane whiti te ra!
ecco, questo è il testo dell'
Haka, che ora è proprietà letteraria dei maori. Gliel'hai chiesto te a Vytotsky se voleva essere pubblicato in originale???
ciaoooo! aho, ho fondato il nuovo logo del Teatro, vieni a vede...!
Mò vengooooooo
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