Da "Mediterranee" (1946)
Amai trite parole che non uno
osava. Mi incantò la rima fiore,
amore,
la più antica difficile del mondo.
Amai la verità che giace al fondo,
quasi un sogno obliato, che il dolore
riscopre amica. Con paura il cuore
le si accosta, che più non l'abbandona.
Amo te che mi ascolti e la mia buona
carta lasciata alla fine del mio gioco.
Umberto Saba
...il gioco con le carte è metafora della vita e la "buona carta" di Saba è la poesia.
Questa poesia la porto sempre con me.
Lo stesso pezzetto di carta su cui è scritta viene trasferito e riappiccicato di anno in anno nella mia nuova agendina.
Ogni tanto, quando mi dimentico di me stessa, la leggo e mi ritrovo.
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